1. AQUILA DEL TORRE – RIESLING 2017
IL VINO
Solista fuori dal coro dei vitigni autoctoni, racconta i colori dei suoli di Savorgnano del Torre e i toni di una annata calda. Dipinge vive tonalità oro antico ed emoziona con accenti idrocarburici e bagliori di nocciole, anacardi, cedro e susine gialle mature. Largo e sinuoso, affonda profonde infiltrazioni sapide che animano un palato dai rispondenti ritorni. Il territorio friulano mostra ancora una volta una delle sue gemme, che prende vita grazie alle attenzioni della famiglia Ciani.
EMOZIONI
Savorgnano del Torre (UD). Il sole al tramonto illumina i colori dell’autunno. L’inverno è alle porte. Un gruppo di amici, in tavola il prosciutto di Sauris, il pane caldo, il Formai del cìt, il frico. Una merenda che scalda il cuore con i profumi della tradizione. Il Riesling è lì, presente come un immancabile compagno di viaggio.
2. FABIO FERRACANE – MAGICO ARIDDU 2018
IL VINO
Marsala e Grillo. Un binomio imprescindibile che Fabio Ferracane celebra in questa etichetta.
Sono il sole e il sale della sua terra a concepire l’impronta identitaria di un vino generoso e territoriale. Incanta con trame dorate e profumi seducenti. Evoca marittimi ricordi salini e vapori mediterranei di timo, resine e olivastro. Unisce ricami di pere candite e uva spina con pepe bianco e miele di arancio. Sapido, teso e dinamico, mostra slancio, carattere e floride proporzioni. La Sicilia dell’autenticità, delle luci e dei colori risplende in questo vino.
EMOZIONI
Una terrazza che guarda un mare stellato. Edith Piaf canta in sottofondo. Le voci della risacca diffondono la quiete e la brezza accarezza la pelle nuda. L’animo vive la sua esistenza senza indugi: ascolta i sensi e osserva la poesia della natura. Il Magico Ariddu distilla la felicità. Da provare solo o con una tagliata di tonno in crosta di pistacchi.
3. LA CALCINARA – CLOCHARD 2018
IL VINO
Clochard: errante e libero. In terra di rossi di materia un bianco di raffinato lignaggio. Un vino che parla di terra e di mare. Di persone che hanno letto e interpretato le potenzialità di un territorio. Così sono fulgide screziature dorate ad anticipare ricordi che vivono sospesi tra l’Adriatico e i candidi pendii del promontorio del Conero. Ostriche e conchiglie si fondono a immagini di origano fresco e ghiaia, di gesso, ginestre e pepe bianco. Affilato, tagliente e graffiante. È tenace e salino. Vive sfidando tempo. Colpisce e lascia un segno nell’anima.
EMOZIONI
Cammini per un sentiero del Conero. Passo dopo passo la natura ti avvolge. La ghiaia cricchia e respiri caldi profumi silvani accesi dal sole. La strada si stringe. Alberi e arbusti sono sempre più vicini, ti sfiorano. Ma poi, d’un tratto, il mare: luce ed aliti marini diluiti nel cielo. Abitano qui salsedine, spuma e sabbie. Devi ristorarti. Basta poco: sauté di moscioli e Clochard.
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