L'azienda nasce dal sogno romantico di ritorno alla terra del veronese Paolo Botta. Figlio di importanti vignaioli, dopo un lungo impiego nell’azienda familiare, abbandona la viticultura. Nel 2001 si trasferisce in Umbria, a San Lorenzo, e qui l’aspetto selvaggio e la sincerità geografica innescano in lui un forte richiamo. Nel giro di qualche anno, individua una vecchia azienda agraria con vigneto, risalente al 1973, e l’acquista, iniziando la sua rinnovata avventura enologica. Nel 2006 un secondo impianto si aggiunge a quello pre-esistente, per un totale di 6,5 ha. La posizione geografica, alle pendici di Città della Pieve, ci regala una piacevole vicinanza con la Toscana (che dista solo 3 km), ma soprattutto un terroir d’eccezione, composto da sabbie e conchiglie d’origine marina, circondato da vecchi boschi. La conduzione enologica è a regime biologico, con attenzione all’utilizzo parsimonioso dell’anidride solforosa, tanto da essere molto al di sotto dei parametri imposti dal VAN (Vignaioli artigiani naturali) di cui l’azienda fa parte. Lo stile dei vini è volto alla conservazione delle caratteristiche minerali del terreno, unite alle peculiarità dei vitigni autoctoni e alle sfumature sensoriali che vedono l’uso di cemento e legno vecchio per gli affinamenti. Sono vini concepiti con rispetto e coerenza con l’espressione territoriale.